La Commissione europea ha rivisto le soglie comunitarie degli appalti pubblici per il biennio 2026-2027 attraverso tre regolamenti pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea del 23 ottobre: - Regolam. Comm. UE 22/10/2025, n. 2150, che modifica la Direttiva 2014/25/UE sugli appalti nei settori speciali; - - Regolam. Comm. UE 22/10/2025, n. 2151, che modifica la Direttiva 2014/23/UE sulle concessioni; - Regolam. Comm. UE 22/10/2025, n. 2152, che modifica la Direttiva 2014/24/UE sugli appalti nei settori ordinari. Le nuove soglie, direttamente applicabili negli Stati membri, entreranno in vigore dal 1° gennaio 2026. La revisione determina una leggera riduzione generalizzata dei valori soglia, con conseguente ampliamento dell'ambito di applicazione delle procedure di rilevanza europea e minori margini per gli affidamenti diretti e le procedure negoziate semplificate. L'adeguamento deriva dal riesame biennale previsto dalle direttive europee, basato sui limiti dell'accordo sugli appalti pubblici dell'Organizzazione mondiale del commercio e sul valore medio dell'euro nei ventiquattro mesi precedenti. I nuovi importi per settore Per gli appalti nei settori ordinari (Direttiva 2014/24/UE): Lavori pubblici: 5.404.000 € (da 5.538.000 €) Forniture e servizi per amministrazioni centrali: 140.000 € (da 143.000 €) Forniture e servizi per amministrazioni sub-centrali: 216.000 € (da 221.000 €) Concorsi di progettazione: allineati alle soglie delle rispettive categorie Per le concessioni (Direttiva 2014/23/UE): Concessioni di lavori e servizi: 5.404.000 € (da 5.538.000 €) Per i settori speciali di acqua, energia, trasporti e servizi postali (Direttiva 2014/25/UE): Forniture, servizi e concorsi di progettazione: 432.000 € (da 443.000 €) Lavori: 5.404.000 € (da 5.538.000 €). Le nuove soglie sostituiranno automaticamente quelle precedenti nel Decreto Legislativo 36/2023 italiano. Dal punto di vista operativo, l'abbassamento dei limiti comporterà che un maggior numero di procedure supererà la soglia comunitaria, richiedendo l'applicazione delle regole europee con i relativi adempimenti e controlli. Anche le piattaforme telematiche di pubblicazione, i bandi tipo ANAC e i sistemi di programmazione delle stazioni appaltanti dovranno aggiornare i propri riferimenti normativi.