Notizia | Data pubblicazione | Regioni | Tipologia | Settori |
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4988 | 03/04/2025 | Tutte | Pareri | Lavori ed Opere, Progettazioni, Beni e Servizi, Settori Speciali |
Titolo: Appalti pubblici: chiarimenti ANAC sui termini di conclusione delle procedure di affidamento Sottotitolo: Richiamo al principio di massima tempestività e monitoraggio semestrale delle tempistiche L'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha fornito chiarimenti in merito al rispetto del principio di massima tempestività nell'affidamento dei contratti pubblici da parte delle stazioni appaltanti, al fine di favorire la corretta interpretazione e applicazione delle disposizioni vigenti. Il Comunicato, rilasciato l'11 marzo 2025, mira a facilitare la corretta interpretazione e applicazione delle disposizioni vigenti in materia. Il quadro normativo di riferimento è costituito dall'art. 17, comma 3, del D.Lgs. 36/2023 (Codice appalti), che impone alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti di pubblicare i documenti di gara e concludere le procedure di selezione entro i termini specificati nell'allegato I.3. Questo allegato stabilisce termini massimi differenziati per tipologia di procedura, che decorrono dalla pubblicazione del bando o dall'invito a offrire e terminano con l'aggiudicazione. Nei suoi chiarimenti, l'ANAC sottolinea che: - I termini stabiliti rappresentano limiti massimi e sono funzionali all'accertamento di eventuali responsabilità amministrative o contabili dei dipendenti incaricati - Il superamento di tali termini costituisce silenzio inadempimento e rileva ai fini della verifica del rispetto del dovere di buona fede - L'allegato I.3 deve essere interpretato in conformità ai principi del risultato, della fiducia e dell'accesso al mercato - Il mancato rispetto della tempestività rischia di compromettere gli impegni assunti nell'ambito del PNRR Dal 1° gennaio 2025, inoltre, ai sensi dell'art. 11, comma 4-bis, dell'allegato II.4 al D.Lgs. 36/2023 (introdotto dal Correttivo al Codice), le stazioni appaltanti devono monitorare semestralmente la propria efficienza nelle procedure di affidamento, verificando il tempo medio tra la presentazione delle offerte e la stipula del contratto. Se tale periodo supera i 160 giorni, devono comunicare all'ANAC un piano di riorganizzazione con misure per ridurre i tempi. È previsto inoltre un sistema premiale per le stazioni appaltanti qualificate che mantengono i tempi medi entro i 115 giorni. L'ANAC evidenzia infine come la digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici e l'utilizzo corretto delle piattaforme di approvvigionamento digitale possano contribuire significativamente alla semplificazione e all'accelerazione delle procedure, con notevoli benefici sulla riduzione dei tempi di affidamento. |
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