Notizia | Data pubblicazione | Regioni | Tipologia | Settori |
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4648 | 30/11/2023 | Tutte | Pareri | Lavori ed Opere |
Titolo: Lavori di privati con finanziamenti pubblici oltre il 50%: si applica il Codice dei contratti Sottotitolo: ANAC chiede di applicare il nuovo Codice a partire da importi superiori al milione di euro Le regole del nuovo Codice dei contratti (D.Lgs. 36/2023) vanno applicate anche in caso di lavori svolti da privati con finanziamenti pubblici in percentuali superiori al 50% e per importi superiori al milione di euro. È quanto chiede l’Anac in un atto di segnalazione al governo e al Parlamento del 18 ottobre 2023. La segnalazione dell’opportunità di un intervento normativo nasce da un parere chiesto da un assessorato regionale che si è rivolto all’Autorità per sapere se il decreto legislativo n. 36/2023 valesse anche per i lavori di restauro di un complesso ecclesiale di interesse culturale, storico e artistico nell’ambito di un finanziamento pubblico concesso a un soggetto privato. Il problema nasce dal fatto che il decreto legislativo n. 36/2023 non ripropone la disposizione di cui all’articolo 1, comma 2, lettera a) del d.lgs. n. 50/2016, che assoggettava all’applicazione del Codice «a) appalti di lavori, di importo superiore ad 1 milione di euro, sovvenzionati direttamente in misura superiore al 50 per cento da amministrazioni aggiudicatrici, nel caso in cui tali appalti comportino una delle seguenti attività: 1) lavori di genio civile di cui all’allegato I; 2) lavori di edilizia relativi a ospedali, impianti sportivi, ricreativi e per il tempo libero, edifici scolastici e universitari e edifici destinati a funzioni pubbliche.» Mentre per i lavori di privati di importo superiore alla soglia europea e finanziati con risorse pubbliche per più del 50 per cento trova applicazione diretta l'art. 13 della Direttiva 24/2014 (che, in tali casi, stabilisce l'applicazione della stessa), per i lavori sotto soglia (anche di importo rilevante) ci si muove in un limbo normativo. L' Autorità ha perciò adottato un atto di segnalazione al Governo e al Parlamento del 18 ottobre 2023, evidenziando l’opportunità di estendere, mediante apposita modifica normativa, la disciplina della Direttiva anche a contratti di lavori di particolare rilievo economico e di riconosciuto interesse pubblico di importo inferiore alle soglie comunitarie, in linea con quanto era previsto dall’articolo 1, comma 2, lettera a) del decreto legislativo n. 50/2016 L’Atto di segnalazione interviene anche sull’opportunità di prevedere un sistema di qualificazione ad hoc per i soggetti privati tenuti all’applicazione del Codice. |
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